Video dell’intervista a Giovanni Chinosi

E’ stato pubblicato sul sito web della webTV del Comune di Somma Lombardo (http://www.sommalombardotv.net/) il video dell’intervista all’artista in occasione dell’inaugurazione della mostra “Terre Povere”, dal 22 al 30 Giugno 2013 in Sala Civica Oriana Fallaci a Somma Lombardo. Lo potete trovare qui: http://www.sommalombardotv.net/#!terre-povere-dal-22-al-30-giugno-2013-in-sala-civica-oriana-fallaci/c24xf

Esposizione presso galleria “Oriana Fallaci” di Somma Lombardo

LocandinaGiovanniChinosiCol titolo “TERRE POVERE“, GIOVANNI CHINOSI espone presso la galleria “Oriana Fallaci” di Somma Lombardo, curata dall’art director LORENZO SCHIEVENIN BOFF, con il patrocinio della Provincia di Varese e dell’Assessorato alla Cultura di Somma Lombardo.

La mostra sarà visitabile dal 22/06/2013 al 30/06/2013

INAUGURAZIONE: Sabato 22 giugno 2013 ore 18:00, presenta l’artista Silvana Angela Ferrario.

 

Scarica la Brochure e la Locandina (PDF)

Se seguite la strada che, a Sesto, sale verso la collina di San Giorgio, tra curve e contro curve, tra ville e frutteti, arriverete alla bella casa di Giovanni Chinosi e al suo laboratorio, che porta un appellativo, GIOMIRA, ibericamente atteggiato, ma che in realtà nasce dall’unione di due nomi: quello di Giovanni e di sua moglie Mirella. Perchè l’arte ceramica è una passione che li accomuna e non è raro vederli lavorare insieme nello studio. Del resto tutto cominciò con un pane di creta che Mirella donò, nel Natale di trentasei anni fa, al marito. Ebbe inizio così un lungo percorso, fatto di tante esperienze, di tanti incontri: ricordiamo soprattutto la collaborazione con lo scultore Luciano Morosi che, prima di stabilirsi a Castelletto, aveva lungamente viaggiato e raggiunto la fama in Brasile. Dall’amicizia con questo autorevole Artista, Giovanni Chinosi trasse importanti insegnamenti sul fare ceramica. Ma anche gli antichi, e spesso anonimi, scultori del Medio Evo gli sono stati maestri, con la loro ingenua, ma efficace sintesi espressiva; tra gli scultori del Novecento, Arturo Martini, primitivo e classico nello stesso tempo e Fausto Melotti, instancabile sperimentatore, sono stati per lui rilevanti punti di riferimento.

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